Quante volte abbiamo aperto la dispensa e guardato sconsolati cibi perfettamente chiusi e confezionati con impressa la data di scadenza, ormai sorpassata?

Abbiamo buttato via tutto, differenziando (nella migliore delle ipotesi) contenuto da contenitore.

E’ uno spreco, sia di risorse che di cibo.

cibo supermercato in scadenza

Se ne sono accorti i grandi supermercati, che da questi sprechi sono partiti per campagne di donazione di cibo verso i più bisognosi con merce ammaccata o in prossimità di scadere o anche  semplicemente allestendo dei banchi appositi con prodotti scontati per via della prossima data di scadenza.

Occorre però fare chiarezza sulle diverse diciture che troviamo sui prodotti. E’ possibile infatti trovare scritto “da consumare entro” oppure “da consumare preferibilmente entro“: ci troviamo davanti a due casi molto diversi per capire se possiamo o meno ancora consumare quel prodotto.

tmc

Se leggiamo la dicitura “da consumare entro il ” si tratta di una data di scadenza vera e propria, e consumare il cibo o la bevanda dopo questa data può portare a rischi sanitari.

Se invece troviamo la scritta “da consumarsi preferibilmente entro” ci troviamo davanti a una indicazione di  Termine Minimo di Conservazione (TMC). 

Il termine minimo di conservazione indica che le caratteristiche del prodotto rimangono inalterate fino alla data indicata, dopodiché lo si può comunque consumare ma non se ne assicura l’integrità ” ( fonte Camera di Commercio).

In sintesi un conto è trovarsi davanti a una vera e propria data di scadenza, in cui il cibo in questione se consumato comunque può darci dei problemi, come il pesce, la carne e alimenti altamente deperibili. Un altro conto è scoprire in dispensa un pacco di pasta o un brick di latte a lunga conservazione che riportano la dicitura del TMC.

In questo caso sappiamo che rischi sanitari non ce ne sono ma che il prodotto in sè, se si è leggermente superato il TMC , può avere minor qualità organolettica o minore consistenza.

Ad esempio una bottiglia di olio di oliva può essere consumata anche 12 mesi dopo il TMC scritto sul tappo, ma deve comunque essere ben riposta in luogo fresco e asciutto e al riparo dalle fonti di calore.

I biscotti secchi, se consumati qualche tempo dopo il TMC riportato sulla confezione potranno essere meno friabili e magari meno gustosi ma non presenteranno un rischio al consumo.

Prima di buttare cibo in pattumiera, leggiamo bene quanto riporta l’etichetta!

logo quadrato con claim trasparente

di Federica Gemma per eHabitat.it