Un’altra idea per promuovere la cultura del riuso arriva da Torino con il progetto dal titolo piemontese “Cit ma Bôn”. Tradotto in italiano, l’espressione significa “piccolo ma utile”, e vuole suggerire ai cittadini del capoluogo di non buttare quei piccoli oggetti ancora funzionanti, ma non più utilizzati, che ognuno conserva nei propri cassetti o cantine. L’iniziativa è promossa dalla cooperativa Triciclo, un’impresa sociale che lavora proprio sul recupero e riutilizzo degli oggetti. L’obiettivo, come spiegano gli ideatori, è “diffondere la cultura del riuso recuperando oggetti “piccoli ma utili” coinvolgendo direttamente le famiglie e la comunità”.
Il suo funzionamento è molto semplice: Triciclo fornisce a quanti decidono di aderire al progetto un contenitore di plastica da riempire con gli oggetti inutilizzati e poi andrà gratuitamente a ritirarli presso le abitazioni.
All’interno della cassetta (che ha un coperchio con il logo dell’iniziativa), è presente anche un questionario in cui si chiedono ai cittadini considerazioni sul riuso e su un servizio come quello proposto con il progetto “Cit ma Bôn”.
Gli oggetti raccolti da Triciclo (da soprammobili, giocattoli a piccoli elettrodomestici, da pentole a libri, da vestiti a vasellame) saranno infine avviati al riutilizzo presso l’Ecocentro AMIAT di Via Arbe 12 a Torino.
Per far partire il progetto, è necessario infine che si organizzi almeno un gruppo di 10 persone nel caso di privati. Ma a poter partecipare possono essere anche scuole, associazioni, parrocchie, uffici.
“Cit ma Bôn” è un’occasione per avvicinare in modo semplice i cittadini alla cultura del riuso, facendo risparmiare tempo ai partecipanti e agevolando la gestione dei piccoli oggetti non utilizzati.
di Angela Conversano per Eco dalle Città