A Torino in arrivo un incontro interamente dedicamente al recupero del cibo malconcio o che, per motivi di mercato, non è più vendibile. Si tratta di Refood, cibo in Ri- creazione, l’appuntamento del primo marzo che si terrà presso l’Associazione Culturale Qubì di via Parma 75 organizzato da Radio Banda Larga, dal gruppo Foodsharing di Torino, da Eco dalle Città e dalla Cooperativa Ecosum. Un incontro che farà il punto della situazione sulle modalità per ricreare e reinventare un nuovo modo di approccio al cibo, in particolare a quel cibo che viene spesso considerato di “seconda classe”. Sono numerose le esperienze che verranno raccontate a partire dalle 17.00 a Torino.
Dal progetto Dinner Exchange all’esperienza di FoodforGood di Londra passando per l’esperienza del foodsharing all’italiana col gruppo Foodsharing Torino e della piattaforma web NextDoorHelp, l’obiettivo è comune: sensibilizzare sul problema dei rifiuti alimentari, proponendo interpretazioni e soluzioni nel piccolo caratterizzate da creatività e che, allo stesso tempo, rivestano anche fini sociali.
Ma non solo. Ad arricchire il programma della giornata ci saranno gli interventi di Cristina Pistoletto con RESPONSaBILITY, performance artistica sul tema dell’abbondanza, Lorenzo Bairati, docente di Diritto dell’Alimentazione all’Università del Gusto di Pollenzo, gli stimoli di Antonio Castagna, esperto di rifiuti, di Marta Carrera, food activist e le citazioni tratte da “L’antispreco è servito. Ricette teoriche e pratiche contro lo spreco alimentare” di Alessandra Mazzotta.
E come concludere una giornata dedicata al cibo ri-creato se non con un aperitivo preparato con cibo raccolto e trasformato in nuovi piatti? A tal proposito il gruppo Foodsharing di Torino e di Venaria sta in questi giorni girando per i mercanti della città per “salvare” frutta e verdura ancora edibili ma già scartati.
Proprio in questi giorni nei mercati del capoluogo piemontese sta facendo capolino una cassetta di legno, colma di cibo recuperato dai banchi, lasciata a disposizione dei passanti. Il messaggio è semplice: rendere il cibo accessibile a tutti e ridistribuire gli scarti. Dopo un’ora – racconta entusiasta Marco Regoli di Foodsharing Torino – la cassetta era già era già vuota.
di Angela Conversano per Eco dalle Città