Un’alternativa ai sacchetti biocompostabili a pagamento per la lotta contro la plastica. È l’iniziativa di NaturaSì e Legambiente, la prima sul territorio nazionale, per agevolare i consumatori e aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’eccessivo consumo della plastica.
NaturaSì e Legambiente
NaturaSì e Legambiente, alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 giugno, dedicata alla lotta alla plastica monouso, hanno lanciato un’iniziativa per introdurre nei punti vendita del gruppo EcorNaturaSì i sacchetti riutilizzabili per la frutta e la verdura. In controtendenza alla normativa entrata in vigore l’1 gennaio 2018, che ha introdotto l’impiego di sacchetti biocompostabili a pagamento e non reimpiegabili, hanno deciso di portare delle nuove buste, per agevolare il consumatore nella spesa e ridurre lo spreco.
I sacchetti proposti da NaturaSì sono riutilizzabili e pesano otto grammi, come quelli biocompostabili invece monouso. Sono in poliestere, lavabili e hanno un costo di 1,85 euro l’uno. Secondo NaturaSì, infatti, diventa fondamentale il riciclo e il reimpiego.
“Nei nostri negozi abbiamo iniziato con i sacchetti riciclabili e compostabili molti anni fa, però reputiamo che, se la possibilità di riciclo è un buon punto, ancora migliore e a minore impatto ambientale è il riutilizzo dell’imballaggio. Perciò introduciamo questi sacchetti che sono un minimo, a nostro avviso significativo, contributo, anche culturale, per ridurre il pesantissimo impatto ambientale. E in futuro abbiamo in programma di affiancare a questi sacchetti anche quelli in cotone riutilizzabili” ha affermato il presidente di EcorNaturaSì, Fabio Brescacin.
Riciclo e reimpiego
Anche perché l’introduzione dei sacchetti biocompostabili a pagamento non è stata apprezzata in Italia. L’Italia, infatti, è il settimo Paese produttore di rifiuti in plastica in Europa, secondo Eurostat, e negli ultimi sedici anni la produzione pro capite è aumentata da 34.19 chili a 35,05 all’anno. E molti dei rifiuti in plastica sono prodotti monouso, afferma Legambiente, come confezioni, imballaggi, barattoli. I rifiuti plastici monouso, infatti, sono stati trovati sul 95% delle spiagge osservate da Legambiente.
I sacchetti introdotti da NaturaSì, proprio per la possibilità di essere reimpiegati, possono invece essere una fondamentale risposta. “Grazie alle sportine riutilizzabili, i sacchetti per la spesa monouso in Italia si sono ridotti del 55% negli ultimi cinque anni. Lo stesso lo dobbiamo fare per i sacchetti per l’ortofrutta nei supermercati“ afferma il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani.
L’obiettivo del progetto è ridurre lo spreco dei sacchetti, anche biocompostabili, e sensibilizzare il consumatore sul riciclo e il reimpiego.