Non solo a piedi. Le attività di pulizia cui, negli anni, “Let’s Clean Up Europe!” ci ha abituato ed educato possono essere svolte anche con l’ausilio di mezzi di trasporto. Naturalmente, inevitabilmente e rigorosamente sostenibili.
Non a caso, per l’Italia l’evento centrale del 2018 è stato Keep Clean and Ride, percorso in bicicletta di oltre 1000 km con cui i due eco-atleti Roberto Cavallo (rifiutologo e divulgatore ambientale) e Roberto Menicucci (triatleta e personal trainer) hanno inteso sensibilizzare il pubblico sul fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, o littering che dir si voglia. L’interesse e la partecipazione di pubblico riscontrati durante le otto tappe del percorso non hanno, peraltro, disatteso le aspettative.
Il connubio fra ecologia e sport, dunque, funziona. Tanto che lungo lo Stivale si trovano formule diverse per far convivere queste due sane e virtuose abitudini. E’ il caso del Circolo Nautico Teocle di Giardini Naxos (ME), che per il 13 maggio ha organizzato un’azione di pulizia particolare: in acqua, a bordo di canoe. “Ripuliamo pagaiando” è il nome dell’iniziativa, che coinvolgerà circa 40 persone tra atleti e soci.
“Già da qualche anno, al di fuori di questo circuito, abbiamo promosso delle iniziative similari di pulizia della spiaggia” ci ha raccontato Maurizio Spina, Presidente del Circolo e istruttore di canoa. “Siamo un’associazione sportiva e abbiamo la sede in spiaggia. La nostra attività è la canoa, uno sport acquatico, e siamo quindi molto sensibili al tema della difesa dell’ambiente marino. Dalla rete siamo venuti a sapere dell’evento Let’s Clean Up Europe! e, anche con la collaborazione del club Lions, abbiamo deciso di aderire”.
Molti dei partecipanti all’evento saranno ragazzi. Sarà, pertanto, un’ottima occasione e un modo concreto di fare sensibilizzazione ed educazione ambientale alle nuove generazioni. Ma quale sarà, nello specifico, l’obiettivo della giornata?
“Il 13 maggio ci occuperemo della pulizia del tratto di costa in cui il circolo ha sede. Con l’ausilio di qualche canoa, inclusa quella turistica, scenderemo inoltre in acqua per continuare l’opera e promuovere l’iniziativa dal punto di vista ambientale e dal punto di vista sportivo” ha continuato Spina. “Negli anni scorsi, grazie alla collaborazione di un socio appassionato di immersioni e in possesso di attrezzature subacquee, abbiamo ripulito anche il fondale antistante la spiaggia di pertinenza del circolo. Speriamo di poter ripetere l’esperienza anche quest’anno”.
D’altra parte, l’inquinamento marino è una delle sfide ambientali più ardue e urgenti da risolvere a livello globale. I maggiori responsabili? I rifiuti da materiali plastici che, secondo recenti dati pubblicati dalla rivista “Science Advance”, finiscono a intossicare le acque del mondo nell’ingente quantità di 4-12 milioni di tonnellate di plastica ogni anno, causando l’80% dell’inquinamento marino. Con un ulteriore paradosso che fa riflettere: oltre il 70% della contaminazione dei mari ha origine nell’entroterra.
“Se continuiamo così nel 2050 ci sarà più plastica che pesci nei nostri oceani” ha dichiarato Roberto Cavallo dopo la conclusione, a Chioggia, dell’impresa di Keep Clean and Ride. “Lo dimostra una recente indagine di alcuni ricercatori statunitensi, che ha riscontrato tracce di plastica nell’83% di acque analizzate a conferma di come sia ormai entrata nella catena alimentare”.
Ben vengano, dunque, azioni volte alla pulizia e alla difesa dell’ecosistema marino. Si svolgano esse di corsa, in bicicletta, in canoa, in barca a vela, in mongolfiera o con qualunque altro mezzo la fantasia e la coscienza etico-ambientale suggeriscano.