Il più grande mercato all’aperto d’Europa inizia ad aumentare la raccolta dell’organico riducendo gli sprechi. Il progetto “Organico Porta Palazzo” a Torino, infatti, dopo la fase di avviamento e sperimentazione, sta già registrando effetti positivi nella sua prima settimana di vita piena in coincidenza con la SERR 2016. Questi risultati iniziali saranno il punto di partenza dell’evento che si svolge sabato 26 novembre dalle ore 15:30 presso Luoghi Comuni in via Priocca 3 a Torino. Dai primissimi dati raccolti durante le prime giornate, quando è avvenuta la distribuzione di sacchi, trespoli e l’azione delle Sentinelle dei Rifiuti, sembra che l’organico raccolto stia quasi raddoppiando, quindi con calo dello spreco, ovvero dell’impurità dell’indifferenziato. A questo proposito, per la raccolta differenziata in senso stretto, occorre tener conto che le condizioni di partenza sono difficili. Mentre negli altri mercati cittadini la differenziata è al 67,8%, a Porta Palazzo la RD è solo al 52,5% (bisogna anche controllare la qualità). In altri termini, l’organico raccolto negli altri mercato costituisce il 30,8% dei rifiuti raccolti. A Porta Palazzo, invece, solo il 14,7.%. Come ricorda la parola “organico”, il progetto è incentrato sugli scarti di frutta e verdura e sul loro destino ma si chiama anche “organico” perché cerca di dare risposte complesse a molti aspetti dei problemi che si vivono. A fianco del miglioramento della raccolta dell’organico, infatti, si è avviata con successo la raccolta per il recupero di frutta e verdura, con l’aiuto di alcuni profughi volontari ospiti dell’European Research Institute. I profughi volontari, con le Sentinelle dei Rifiuti, passano tra i banchi a fine mercato e raccolgono cassette di frutta e verdura non più vendibili ma dalle quali si ricavano ancora discrete quantità edibili. In questo modo le persone abituate a frugare tra i rifiuti a fine mercato trovano un’accoglienza migliore attorno a un banchetto del recupero.
Giuseppe Iasparra per Eco dalle Città