Capita a tutti di andare nei mercati e notare una quantità impressionante di cassette (in plastica, legno o cartone) per la movimentazione dell’ortofrutta diventare rifiuti. Non tutti sanno che queste cassette sono considerate dei veri e propri imballaggi, quindi il loro recupero è fondamentale per la raccolta differenziata. Ma ancora fondamentale è la loro riduzione.
Durante la Climathon 2016 di Torino un oggetto ha attirato l’attenzione di tutti, meritandosi addirittura il “Premio Business Redesign”, un premio che prevede l’accompagnamento da parte della Città di Torino alla realizzazione del progetto Oikos, permettendo la sua replicabilità presso altre città italiane ed europee. Questo strano oggetto è il Sistema Oikos, un sistema di cassette riutilizzabili da introdurre nella filiera dell’ortofrutta.
A prima vista può sembrare una normale cassetta in plastica, ma se osservata con più attenzione questa si rivela non un unico pezzo (come le normali cassette, nda), ma è composta da cinque elementi sostituibili. In pratica se, come spesso avviene per le cassette, si rompe il manico o qualsiasi altra parte, la cassetta non verrà gettata tra i rifiuti ma sarà facilmente riparabile. Solo per citare un dato, uno studio dell’Università di Stoccarda rivela che il sistema Oikos (ipotizzando una movimentazione annua di 10 milioni di cassette per dieci anni, nda), permette una riduzione di 3,8 milioni di kg di CO2 equivalente rispetto alle tradizionali cassette in cartone.
Secondo Alberto Lucchese, Amministratore di Oikos, il premio ricevuto durante la Climathon è un “importante riconoscimento, certifica la solidità del progetto che punta ad abbattere la produzione di rifiuti dovuti agli imballi dell’ortofrutta. Se si pensa che dal solo CAAT (Centro Agro Alimentare Torinese) ogni anno escono 100 milioni di imballi, che diventano rifiuto presso i mercati e i negozi, risulta immediatamente evidente la portata e la ricaduta sul territorio, in termini ambientali e di prevenzione della produzione del rifiuto”.
Durante la Settimana europea per riduzione dei rifiuti, il Sistema Oikos verrà testato per la prima volta in un progetto pilota nei mercati torinesi di Crocetta e Madama Cristina. Sempre secondo Lucchese: “Il progetto definitivo prevede che le merci arrivino già dal produttore nelle casse pieghevoli, ma nella settimana di pilota provvederemo noi a riconfezionare le merci e a stoccare le casse monouso: al termine si potrà vedere chiaramente quanto rifiuto si può risparmiare in un anno intero e rendersi conto dell’efficacia gestionale ed economica che il cambiamento produce. I risultati attesi e quantificati saranno di ulteriore stimolo all’Amministrazione per mettere in atto politiche che promuovano il Sistema, coerentemente con le finalità indicate dal Climathon”.
Luigi Vendola per Eco dalle Città