Finalmente, dopo il voto del Senato, anche l’Italia ha la sua legge per contrastare lo spreco alimentare. Infatti nella serata del 2 agosto il Senato della Repubblica, con 181 s’, 16 astenuti e solo 2 voti contrari, ha confermato quanto votato dalla Camera lo scorso marzo.
Il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha commentato così lo storico voto: “Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, nonostante siano ancora oggi di proporzioni inaccettabili: 12 miliardi di euro solo nel nostro Paese. Con questa norma ci avviciniamo sempre di più all’obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile degli enti caritativi”. “È una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015. L’abbiamo presentata lo scorso anno nel nostro “Piano SprecoZero” proprio durante l’Esposizione universale ed è una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano. È molto importante – spiega il ministro Martina - il rafforzamento del Tavolo Indigenti del nostro Ministero, che ora potrà diventare un vero e proprio laboratorio operativo per ridurre gli sprechi e aumentare l’assistenza ai più bisognosi. Un modello che ci rende unici in Europa e che punta ad incentivare e semplificare il recupero più che a punire chi spreca. Un ringraziamento – ha concluso il ministro – va a tutti i parlamentari per l’attenzione che hanno dato a questa legge e in particolare a Maria Chiara Gadda che ha lavorato con passione in questi mesi al provvedimento”.
La nuova legge prevede la cessione gratuita da parte degli operatori alimentari delle eccedenze idonee al consumo umano per gli indigenti. Mentre quelle non idonee al consumo umano saranno cedute per l’alimentazione animale o per il compostaggio con metodo aerobico. Inoltre potranno essere donati i prodotti finiti di panificazione che non siano stati venduti o somministrati entro le ventiquattrore dalla produzione.
Per gli operatori che sceglieranno la cessione gratuita, dovranno garantire la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti come prescritto dalle norme europee vigenti, e verranno considerati responsabili del mantenimento dei requisiti igienico-sanitari dei loro prodotti fino al momento della cessione. Inoltre è prevista dalla nuova legge una selezione degli alimenti a seconda dei requisiti di qualità e di igiene per evitare rischi di omissione o di scambio tra i prodotti destinati a diversi impieghi, per evitare che i prodotti ceduti gratuitamente ritornino sul mercato.
Tra le mille sfaccettature della nuova legge, il legislatore impone al servizio pubblico televisivo di destinare un numero adeguato di ore, di trasmissione radiofoniche e televisive, dedicate all’informazione e alla sensibilizzazione dei cittadini per contrastare lo spreco alimentare.
È previsto inoltre uno sconto sulla tassa rifiuti comunale (Tari) da applicare alle utenze non domestiche a chi produce e distribuisce, a titolo gratuito, i prodotti ceduti direttamente o indirettamente agli indigenti e bisognosi o per l’alimentazione animale.
Luigi Vendola per Eco dalle Città