E’ stata presentata a Treviso la campagna ufficiale “Tenga il Resto”, promossa da Contarina, CiAl, FIPE e Unascom Confcommercio Treviso per contrastare lo spreco alimentare in ristoranti pizzerie e trattorie del territorio. Nei locali aderenti sarà possibile richiedere gratuitamente una vaschetta in alluminio personalizzata per portare a casa i pasti non completamente consumati, diminuendo così la produzione di rifiuto. “Saranno centomila le vaschette in alluminio assieme ai materiali di comunicazione che verranno distribuiti attraverso un “kit di partenza” presso le attività di ristorazione che hanno aderito al progetto – ha dichiarato il Presidente di Contarina Franco Zanata – con l’obiettivo di lavorare affinché la lotta allo spreco alimentare si affianchi alla gestione sostenibile dei rifiuti. Crediamo sia importante non solo promuovere le attività di recupero e riciclo, ma anche quella di riduzione degli sprechi e, nel caso specifico, degli scarti alimentari come il cibo non consumato al ristorante.”
“Tenga il Resto”, iniziativa di risonanza nazionale già avviata in altri capoluoghi come Monza, Arezzo, Pordenone, Cremona, Macerata e Pavia, approda ora a Treviso, il primo capoluogo che in Veneto ha aderito alla campagna attivandola in tutti i 50 Comuni della provincia associati al Consiglio di Bacino Priula e servizi da Contarina. “Con l’adesione a questa iniziativa – ha affermato il Presidente di Confcommercio Renato Salvadori – le nostre imprese formalizzano e mettono a sistema una “buona pratica” che ribadisce l’impegno sul fronte della qualità, del rispetto dell’ambiente e della risposta ai bisogni e alle sensibilità dei nuovi consumatori. Un tempo per lusso si intendevano piatti stracolmi e portate infinite, oggi il vero lusso è non solo saper mangiare bene, ma non sprecare nulla. E’ un progetto che va oltre la filosofia del riciclo fine a se stessa, e che impatta sull’educazione dei consumatori.”
Oltre alle vaschette in alluminio realizzate in collaborazione con CiAl, Contarina consegnerà a tutte le imprese che aderiscono all’iniziativa i materiali informativi dedicati al progetto: locandina, cavaliere da tavolo, vetrofania, adesivo e shopper. La scelta di utilizzare un imballaggio in alluminio è stata dettata non solo dalla sua qualità, resistenza e praticità per conservare il cibo, ma anche perché si tratta di un materiale riciclabile all’infinito e al 100%. La vaschetta in alluminio, infatti, se correttamente separata attraverso la raccolta differenziata, può rinascere e trasformarsi in tanti oggetti di uso comune, come una classica moka, una bicicletta, utensili da cucina o elementi d’arredo.
A ricordare i danni dello spreco del cibo è stato poi Stefano Stellini, responsabile delle relazioni territoriali per il Consorzio di CiAl: “Nel mondo una persona su 8 soffre la fame, 2 miliardi di persone sono malnutrite mentre un terzo del cibo prodotto, pari a 1,3 miliardi di tonnellate viene sprecato. I costi ambientali associati allo spreco sono responsabili per l’emissione in atmosfera di circa 3,3 miliardi di tonnellate di CO2”. Aggiungendo e ricordando poi come “gli imballaggi, in particolar modo quelli in alluminio, servono anche e soprattutto a questo: a limitare lo spreco grazie ad una lunga conservazione e alla garanzia di igiene e sicurezza”.
In questa occasione, inoltre, è stato siglato un accordo di collaborazione tra le parti che vede il coinvolgimento iniziale di oltre una quarantina di pubblici esercizi.
Per promuovere poi il progetto fra i più piccoli, Contarina ha deciso di coinvolgere il Gruppo Alcuni che, attraverso un’iniziativa didattica nella classi, ha realizzato questo cartone che vi mostriamo qui e che verrà veicolato in tutte le scuole della provincia di Treviso.
Giuseppe Iasparra per Eco dalle Città