Natale è tempo di feste, sia a scuola che a casa. Ma in queste occasioni, quando si riuniscono molto persone insieme, si corre il rischio di perdere il controllo della raccolta differenza rendendo la festa poco sostenibile. In aiuto arriva un decalogo per rendere la vostra festa di Natale più “eco”.
1) L’organizzazione di una festa parte dalla scelta delle stoviglie. In una gerarchia di sostenibilità, al primo posto vi consigliamo di usare quelle lavabili (piatti, bicchieri, posate). Può diventare anche un gioco, ci si porta da casa il piatto e il bicchiere, il bambino lo riconosce e lo ri-usa, evitando cosi di usarne e gettarne tanti. (Meglio plastica dura, non si rompe, che vetro e ceramica.) Se proprio risulta difficile, cercate di farlo almeno col bicchiere.
2) Se proprio risulta difficile, andate sul compostabile. Nel campo delle stoviglie usa e getta lanciatevi in un acquisto di gruppo di stoviglie in materiale biodegradabile e compostabile: costano un po’ di più di quelle in plastica usa e getta ma l’ambiente vi ringrazierà per la scelta fatta. Ed è più semplice la differenziazione: stoviglie piccoli avanzi di cibo tovaglioli di carta sporchi vanno tutti insieme nell’organico.
3) Ad ogni modo, nel caso delle stoviglie in plastica usa e getta. Ricordatevi alla fine della festa ri-differenziarle: togliere gli avanzi di cibo che andranno conferiti nell’umido. E invece piatti e bicchieri di plastica (sommariamente puliti, non occorre lavarli) vanno messi nei sacchi e nei contenitori dedicati alla raccolta differenziata della plastica.
4) Vi ricordiamo di usare il “sacchetto giusto” per i rifiuti biodegradabili. Come sottolinea il Consorzio Italiano Compostatori, il primo passo per un corretto trattamento dei rifiuti organici è il sacchetto giusto. Per la raccolta dell’organico è necessario che sia in materiale compostabile come carta o bioplastica certificata ai sensi della norma EN 13432. Occorre evitare le buste di plastica tradizionale, materiale “indigesto” per i microorganismi che trasformano gli scarti.
5) Non buttare gli avanzi. Per evitare che pietanze dolci frutta ancora commestibili finiscano nel bidone occorre dotarsi di contenitori salva-cibo. Portate alla festa di fine anno scatole di plastica, o vaschette e vassoi di stagnola con pellicola di stagnola adatta a chiuderli. Gli avanzi della festa, quindi non verrebbero buttati via ma mangiati poi a casa.
6) Non dimenticate di avviare a riciclo i cartoni. Tra le regole per una corretta raccolta differenziata, Comieco (il consorzio che ricicla carta e cartone) ricorda che carta e cartone non devono avere residui di cibo perché compromettono il buon riciclo. E allora cosa possiamo fare con il cartone per la pizza? Dopo averlo raschiato da ogni evidente presenza di avanzi lo si può riciclare nella carta. Per prudenza si può spezzettare la parte sporca e gettarla nell’umido. Vanno nella carta anche i “tetrapack”, quelli di succhi di frutta e bevande simili.
7) E i tovaglioli? Un premio galattico a chi li usa di cotone! Comunque è quasi inevitabile che durante il consumo delle feste si usino tovaglioli di carta usa e getta. È meglio che siano bianchi, senza quindi uso di coloranti e inchiostri e vanno bene nel contenitore dell’umido/organico.
8) Le bottiglie sono molto preziose, soprattutto quelle di plastica che si riciclano bene. Prima di differenziarle e metterle nei sacchi o contenitori per la plastica ricordatevi di svuotarle bene da ogni liquido, anche acqua. Possibilmente schiacciatele e mettete nei contenitori per la plastica anche i tappi.
9) Le lattine anche sono preziose. A Milano si raccolgono con la plastica, a Torino con il vetro. Sempre meglio svuotarle.
10) E se qualcuno obiettasse dicendo che dove farete la festa non ci sono i bidoni della differenziata? Questo è il punto più importante di tutti. Bisogna portare i rifiuti differenziati nei bidoni o cassonetti giusti. Se manca qualche frazione allora dovrete nominare l’eco-genitore campione della festa che porterà via i rifiuti e li separerà nei bidoni di casa.
La cosa fondamentale, infine, è autogestire una buona raccolta differenziata nominando almeno un responsabile per questo compito.
Giuseppe Iasparra per Eco dalle Città