Una delle più rivoluzionarie sfide per la salvaguardia del nostro pianeta è invertire la rotta delle nostre abitudini consumistiche. Adottare uno spirito conservativo ed etico per limitare la produzione dei rifiuti diventerà necessario per preservare le risorse in esaurimento.
Ognuno di noi è chiamato a diventare artefice di una piccola rivoluzione quotidiana in cui impegnarsi a ridimensionare il proprio impatto ambientale. Ogni giorno, infatti, produciamo una notevole mole di rifiuti, che potremmo facilmente evitare facendo attenzione a limitare gli imballaggi.
Waste packaging: come ridurre i rifiuti da imballaggio
Ecco alcune buone e semplici pratiche per dare il nostro personale contributo alla riduzione dei rifiuti da imballaggio e partecipare attivamente alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti:
1- Riutilizzare o ridurre i contenitori in plastica: bottiglie, piatti, bicchieri e posate finiscono troppo facilmente nel cassonetto. Seppure differenziati, questi rifiuti comportano un notevole impatto ambientale in termini di dispendio di energia e risorse. Un materiale alternativo, come il mater-bi (biodegradabile e compostabile) rappresenta una valida alternativa ai contenitori in plastica. Inoltre, il vuoto a rendere costituisce un’altra valida strategia per avvicinarsi alla meta dei rifiuti zero.
2- Bere acqua del rubinetto: non acquistare acqua imbottigliata comporta un notevole risparmio in termini di imballaggi (e non solo). Nel caso in cui ciò non sia consigliato per motivi di scarsa salubrità, è possibile optare per le caraffe che filtrano l’acqua.
3- Portare la sporta: la borsa della spesa potrà accompagnarvi durante i vostri acquisti; eviterete così di comprare ulteriori buste, che costituiranno nuovi rifiuti. Una borsa di stoffa colorata e vivace può anche diventare un accessorio trendy.
4- Acquistare prodotti sfusi: recuperando abitudini di un passato non troppo lontano, possiamo produrre zero rifiuti o quasi anche comprando prodotti sfusi. Anche in Italia, sono sempre più numerosi i negozi alla spina, dove trovare alimenti (tra cui olio, vino, legumi, cereali, etc) e prodotti per la casa, come detersivi, bagnoschiuma e saponi privi di confezioni e imballaggi spesso superflui.
5- Riciclare i materiali in modo creativo: per ridare una seconda vita agli imballaggi, esistono numerose opzioni, valide anche per i bambini. Basta avere un po’ di fantasia e spirito ecologico per riciclare i numerosi imballaggi presenti in casa.
6- Autoprodurre: oltre a cimentarsi con nuove pietanze ai fornelli, l’autoproduzione si estende anche a prodotti cosmetici, come saponi e creme. Sono numerosi i tutorial con cui si può riuscire a preparare da sé quanto serve per risparmiare e limitare il proprio impatto ambientale.
7- Ridurre lo spreco di cibo: il pranzo a zero rifiuti è il frutto di acquisti oculati e della saggezza di chi non dà per scontato ciò che possiede. Fare la lista della spesa, guardare le date di scadenza e terminare i prodotti deperibili sono semplici accortezze per non sprecare cibo. Evitare di comprare alimenti in eccedenza, inoltre, costituisce già un modo per ridurre l’ulteriore accumulo di rifiuti da imballaggio.
Se questi consigli vi hanno ispirato cosa aspettate a metterli in pratica e a iscrivervi alla SERR? Le iscrizioni sono aperte. Non vi resta che partecipare.