L’Hard Rock Cafe di Londra, dopo tanti tentennamenti ha deciso di installare un “Eco-Safe waste digester” per risolvere il problema dei rifiuti alimentari, ridurre i costi di gestione dei rifiuti e in primis evitare che il materiale organico, da loro prodotto, vada a finire in discarica o nell’inceneritore. Per capire cosa sia questo tipo di digestore, basta immaginarsi un vero e proprio digestore anaerobico ma delle dimensioni di una lavatrice, da poter tenere comodamente in casa.
Dal momento dell’installazione l’Hard Rock Cafe ha registrato un calo del 56% dei costi di smaltimento dei rifiuti alimentari e un risparmio di 9,7 tonnellate di emissioni di CO2. Il digestore, secondo i calcoli della BioHiTech (l’azienda produttrice del digester) potrebbe far risparmiare a regime circa 2 milioni di euro l’anno in costi di smaltimento e impatto ambientale, e prevenire oltre 25.000 Mt di CO2 all’anno. Numeri impressionanti.
“Siamo onorati di essere di poter lavorare con Hard Rock, e apprezziamo il sostegno da parte del Carbon Trust di quantificare l’impatto economico, sociale e ambientale positivo della nostra tecnologia – ha dichiarato Alex Giacchetti, Presidente, BioHiTech Europa - Non vediamo l’ora di lavorare con il Carbon Trust per contribuire ad aumentare la consapevolezza dell’importanza di ridurre gli sprechi alimentari, e in tal modo ridurre le emissioni di carbonio e di gas serra nocivi“.
L’Hard Rock Cafe di Londra è indubbiamente uno dei “ristoranti più frequentati” della capitale inglese, e secondo Andrew Noone Direttore generale di Hard Rock Cafe: “produce un mucchio di rifiuti alimentari, e in alcuni giorni il ristorante mette nel digestore circa 660 chili di rifiuti alimentari”.
Sicuramente l’”Eco-Safe waste digester” non è la soluzione allo spreco di cibo, il digester ci aiuta nella gestione del rifiuto ed è una soluzione da che solo i grandi produttori di rifiuti organici posso permettersi di adottare.
Per le famiglie invece la soluzione è più semplice ed economica, e si chiama compostiera. Si, il compostaggio domestico è il modo più semplice e naturale per la gestione dei nostri rifiuti organici. E non serve obbligatoriamente avere un orto o un giardino ma basta un balcone, anche piccolo. Infatti Federico Valerio, il pioniere genovese del compostaggio domestico che, dopo aver formato migliaia di “maestri compostatori” insieme a Italia Nostra, ha messo a disposizione di tutti questo piccolo libretto dal nome “Corso di compostaggio domestico in campagna e in città” (clicca per scaricare) che insegna come realizzare e gestire al meglio una compostiera. Non è difficile Provare per credere.
Luigi Vendola per Eco dalle Città