A Castellana Grotte, in provincia di Bari, c’è chi, dopo momenti difficili, ha deciso di dare voce ad una vecchia passione. Si tratta di Marino di Tommaso, ex perito chimico e informatore scientifico per 25 anni, che ha deciso di occuparsi della sua passione per l’artigianato e del riuso creativo mettendo in piedi la “Compagnia degli scarti” nel 2013. Un laboratorio artistico-artigianale, nel quale si creano, o meglio, trasformano oggetti dando loro una nuova vita e una nuova funzione.
Da sempre appassionato di artigianato, Marino ha iniziato a realizzare lampade e altri oggetti con materiali di scarto recuperati in cantieri, vicino ai bidoni della spazzatura, nelle cantine dei propri amici e conoscenti.
La sua passione viene presto riconosciuta e, grazie all’aiuto di un vicino di casa, Marino espone le sue creazioni e conosce Rosaria Genco, designer con cui collabora ancora oggi. E così inizia il tour per i mercatini della Puglia, vendendo i propri oggetti rivisitati in maniera creativa. I due, infatti, non comprano nulla ma recuperano. Tutto. Anche le vernici utilizzate non vengono comprate ma vengono realizzate utilizzando terre naturali e pigmenti, farina e olio.
Ideare, progettare, rielaborare, riassemblare e valorizzare: questi i passaggi per far sì che un oggetto non più funzionale inizi a raccontare una nuova storia pur mantenendo le sue caratteristiche iniziali.
La storia “della Compagnia degli scarti” insegna, come tante altre di questo tipo, che le difficoltà e il mondo del recupero creativo, se messi insieme, possono dare vita ad un riscatto, essere fonte di soddisfazione e contribuire, attraverso la valorizzazione, a quel complesso processo di sensibilizzazione necessario per diffondere il tema della riduzione dei rifiuti.
Il concetto centrale è che tutto ha una sua storia, e l’obiettivo dei due pugliesi, è quello di permettere agli oggetti di rimanere un ricordo pur diventando qualcosa di diverso da quello per cui era stato realizzato.
Come dicono gli ideatori della “Compagnia degli scarti” il noto motto pugliese che è diventato il simbolo della filosofia del loro lavoro è “Nà se scètt nudde“, ovvero, non si butta via nulla.
di Angela Conversano per Eco dalle Città