“È iniziata oggi (giovedì 29 gennaio) alla VIII Commissione Ambiente della Camera la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero: per una vera società sostenibile’ (AC 1647)”. L’annuncio arriva da Ermete Realacci, presidente della commissione, a poca distanza dalla pubblicazione on line dell’analisi della norma svolta dal Servizio Studi della Camera.

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“L’approdo di questo testo nel dibattito parlamentare – prosegue Realacci – è un fatto importante e rappresenta un impegno mantenuto con il comitato promotore, composto da circa duecentocinquanta associazioni, e con gli oltre 80 mila italiani che lo hanno sottoscritto. La proposta di legge 1647 è figlia anche della diffusione nel Paese di esperienze pilota e buone pratiche, come quelle delle 1.328 amministrazioni che differenziano oltre il 65% dei rifiuti.

discarica

Non a caso – aggiunge il presidente della Commissione Ambiente – ho designato come relatore il collega De Menech, ex sindaco di Ponte nelle Alpi (Bl), comune che ha vinto diverse volte l’Oscar dei Comuni Ricicloni di Legambiente. Ora lavoreremo per capire quali parti di questa proposta possano essere tradotte in norme effettivamente operative”.

Ecco una sintesi della proposta di legge (per il testo completo clicca qui):

Le finalità generali del presente disegno di legge di iniziativa popolare si fondano sulle seguenti linee direttrici:

- far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta
- rispettare gli indirizzi della Carta di Ottawa, 1986
- rafforzare la prevenzione primaria delle malattie attribuibili a inadeguate modalità di gestione dei rifiuti
- assicurare l’informazione continua e trasparente alle comunità in materia di ambiente e rifiuti
- riduzione della produzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto alla produzione del 2000;
- recepire ed applicare la Direttiva quadro 2008/98/CE
- recepire ed applicare il risultato referendario del giugno 2011 sull’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali

Per perseguire le suddette finalità, il presente progetto di legge contiene una serie di misure finalizzate a:

- Promuovere e incentivare anche economicamente una corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo
- spostare risorse dallo smaltimento e dall’incenerimento verso la riduzione, il riuso e il riciclo
- contrastare il ricorso crescente alle pratiche di smaltimento dei rifiuti distruttive dei materiali
- ridurre progressivamente il conferimento in discarica e l’incenerimento
- Sancire il principio “chi inquina paga” prevedendo la responsabilità civile e penale per il reato di danno ambientale
- Dettare le norme che regolano l’accesso dei cittadini all’informazione e alla partecipazione in materia di rifiuti
- Introdurre forme di cooperazione tra Comuni per la raccolta porta a porta e la filiera di trattamento al fine di sviluppare l’occupazione locale in bacini di piccola-media dimensione, che favoriscano le attività di produzione e commercializzazione di materiali e prodotti derivati da riciclo e recupero di materia.

di Bruno Casula per Eco dalle Città