“SERR, storia e obiettivi” è l’hangout organizzato da eHabitat con lo scopo di presentare questo importante momento di sensibilizzazione ambientale. Hanno partecipato all’incontro Emanuele Biestro di Aica (Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale) e Paolo Hutter di Eco dalle Città, mentre Silvia Musso, giornalista di eHabitat, ha moderato l’incontro.
Quest’anno siamo alla sesta edizione dell’evento, settima se consideriamo anche il 2008 che vide partire una prima edizione pilota. Già proposta in Francia, si presentava all’inizio come un momento culturale. Ricorda Paolo Hutter che le prime edizioni vedevano agire sollecitazioni e proposte provenienti dal mondo ambientalista. Non più così oggi dove invece è forte la partecipazione dei cittadini.
Come si declina questa partecipazione? Lo ha spiegato Emanuele Biestro, che come Aica partecipa alla segreteria organizzativa della SERR : “La Serr segue il principio della call to action“, una chiamata all’azione rivolta a tutti, associazioni, imprese, scuole, cittadini che si impegnano ad attuare azioni o buone pratiche per la riduzione dei rifiuti. In tutta Italia sono state proposte 5643. Questo alto numero rivela un successo notevole. Per conoscere cosa verrà proposto vicino casa vostra basta consultare la mappa interattiva cliccando qui e seleziondo la regione di appartenenza. Le azioni proposte nel nostro paese sono poco meno della metà di quelle approvate in tutto il territorio aderente alla SERR. Un’estensione che comunque comprende quasi tutti i Paesi Europei.
Questa notevole partecipazione, soprattutto italiana, rivela un’attenzione crescente fra i cittadini per le tematiche ambientali. Non solo, anche le aziende si stanno dimostrando più attente a produrre cercando ad esempio di eliminare e di ridurre le confezioni usa e getta. Una sensibilità che dunque sembra diffondersi a più livelli. Purtroppo entrambi gli ospiti dell’incontro hanno segnalato una discrepanza, un fenomeno degno di attenzione e successivo lavoro: questa maggior attenzione non determina, ad oggi, un abbassamento della quantità dei rifiuti prodotti. Un paio di anni fa, con l’inizio della crisi economica si registrò una diminuzione della quantità di rifiuti prodotta, che quest’anno è però tornata ai livelli precedenti, questo nonostante la crisi economica non sia sicuramente stata superata. Come mai tra crisi ancora in atto e maggior attenzione all’ambiente non si registra una diminuzione nella quantità di rifiuti prodotta? Segno effettivamente della necessità di continuare un lavoro di sensibilizzazione e diffusione di buone pratiche.
Vi lasciamo alla visione dell’hangout.
di Sara Panarella per eHabitat